Una  delle  grandi  cose  dello  Shiatsu è che mentre l’operatore (tori) esegue un trattamento a una persona che riceve (uke), in realtà a sua volta si sta “curando”. Le cose per quanto possano sembrare strane stanno proprio così.

Il modo in cui si muove, come sposta il proprio peso, il modo in cui respira, com’è “presente” con la Mente e con il Cuore, sono tutte cose che “ritornano” all’Operatore a tutti i livelli del suo “Essere”, a livello fisico, emotivo, mentale e spirituale.

Nello specifico:

Ci si “cura” nel Corpo, migliorando postura ed l’elasticità di muscoli e articolazioni, migliora la flessibilità e l’armonia dei movimenti e migliora il respiro, che diventa più lungo e profondo.

Ci si “cura” nell’Anima, migliorando la capacità di “ascolto”, educandosi ad ascoltare se stessi ed Uke, in una comunicazione che non è fatta di parole ma bensì di un “sentire” più intuitivo e profondo.

Ci si “cura” nella Mente, migliora il senso di calma e serenità, imparando ad essere nel “momento presente”, permettendo così alla propria mente di recuperare i “pezzi” sparsi e dispersi per il mondo, migliorando così la capacità di concentrazione.

Ci si “cura” nello Spirito, la pratica dello Shiatsu lavora anche a livelli più “sottili”, dove le nostre energie ci connettono con il “Tutto” in un interazione di reciproco scambio. Si lavora al servizio degli altri, e l’Universo sa sempre come ricompensare.

In definitiva il primo a “guarire” è proprio chi lavora per portare benessere all’altro.

Il Katà

Il katà è una sequenza specifica, studiata per essere un trattamento completo per chi riceve e soprattutto per essere un trattamento altrettanto completo per chi lo esegue!

Si comincia mettendosi comodi e in silenzio a un lato di ukè, rallentando il respiro, svuotando la mente e gradualmente entrando in uno stato di ascolto molto simile allo stato meditativo.

Da questa posizione in poi, si prosegue in una sorta di “danza ritmata” che porta l’operatore in un percorso guidato lungo il corpo e i meridiani di uke, fino a che ogni singola parte ne è trattata: la schiena, le gambe, i piedi, le spalle, le braccia, l’addome, il collo e infine il viso.

Imparando a spostarsi con grazia e precisione, si esegue una sequenza che lavora sui propri limiti fisici, allungando le fasce muscolari, mettendo in stiramento i meridiani e facendo lavorare le proprie articolazioni, il tutto utilizzando il peso del proprio corpo e le leve per portare pressione sul corpo di uke. Non si utilizza la forza fisica ma al contrario si sfrutta il peso!

Palmo dopo palmo, pollice dopo pollice, si esercitano pressioni lungo il percorso dei meridiani energetici del corpo di uke, stimolando punti riflessi di fegato, stomaco, cuore, intestino, reni…, solo per fare degli esempi, aiutando la persona che si affida alle nostre “cure” a ritrovare un nuovo equilibrio, attraverso il quale l’intero organismo comincia a funzionare meglio.

In conclusione, volendo utilizzare un linguaggio spiccio, potremmo dire che facendo Shiatsu si fa del sano movimento, stretching, si studia fisica “galileiana” applicata (la leva…), s’innalza il proprio livello energetico, si fa meditazione, si “guadagna” buon Karma. Il tutto in funzione di una persona che alla fine ci dice anche grazie, per il meraviglioso trattamento che abbiamo eseguito, o anche semplicemente per avergli dedicato un po’ del tempo e delle nostre attenzioni, in un mondo che di tempo e attenzioni da dedicare a qualcuno, ne ha sempre di meno….

Buon kata a tutti!

Maurizio Cioria, Insegnante ed Operatore Shiatsu.