Commento al Seminario “Rompi la tua  Freccia” del 24 luglio 2011.

Anche questa volta è andata, la freccia si è spezzata.

Effettivamente è vero, per quante frecce tu possa aver già rotto ogni freccia in fondo è diversa, certo, quello che gli si mette come significato metaforico è diverso, è sicuramente diversa l’esperienza per come la vivi, è diversa l’energia che si crea nel gruppo durante la preparazione all’evento, ma fondamentalmente sei diverso tu!

Per quanto mi riguarda, questa l’ho vissuta come organizzatore del seminario, dovevo stare attento che tutto fosse perfetto, ogni cosa doveva funzionare per il meglio. Gente da mezza Italia stava arrivando e dovevano essere accolti con calore, alcuni sistemati a dormire, senza parlare dell’evento in se…, coordinare tempi, musiche e rendere pratiche ed efficaci idee e “improvvisazioni” (chi conosce Nino sa che cosa intendo…), che all’ultimo momento semplicemente “arrivano” chissà da dove. Senza contare il tempo meteorologico, che stando alle previsioni per la giornata, dovevano esserci tuoni, lampi, fulmini e tempeste…

Lavoro “extra” anche per quello!!!

Sono stato talmente occupato a tentare di accorgermi di tutto, che quando Nino ha portato il gruppo a focalizzarsi sull’oggetto del seminario, ovvero a qualcosa da caricare metaforicamente nella freccia da rompere, non avevo niente da metterci.

Non che non abbia cose che mi riguardino da sistemare, siamo tutti sulla stessa barca a questo mondo, semplicemente non ho avuto il tempo di pensarci.

Mano a mano che il tempo passava, però, mi accorgevo che la “mia freccia” era in mano a ciascuno dei partecipanti, le mie paure le rivedevo riflesse nei loro occhi, le loro emozioni erano le mie  emozioni, ogni uno che rompeva la sua freccia rompeva anche la,  mia ed io rompevo la loro.

In passate esperienze (sono alla mia terza freccia), sono stato focalizzato soprattutto su di me, questa volta non ero “io”, ma mi sono sentito semplicemente “NOI”.

Per la cronaca le frecce (vere frecce da arco con tanto di punta in ferro), sono state rotte tutte e da tutti, e per la mia esperienza e a detta di Nino che ne ha sicuramente più di me, sempre con maggior velocità, sicurezza e decisione. Significa che la gente che frequenta i seminari ha un livello energetico, un equilibrio e una voglia di superarsi sempre più alta.

Grazie a Nino per aver fortemente voluto questo seminario, e per la sua straordinaria capacità di saper “leggere il momento”. Una guida sicura per tutti. Grazie alla mia compagna Nicoletta che mi accompagna (scusate il gioco di parole) in questa strana e meravigliosa avventura, e che spesso mi ha aiutato a tirare fuori il meglio di me (…e per aver rotto la sua freccia, non facendomi fare brutte figure…), grazie a chi ha partecipato, magari seguendo un “segno”, una freccia, un volantino, un impulso o semplicemente ha avuto fiducia in noi. Soprattutto grazie a chi in questo mondo, cadendo, rialzandosi, perdendo e ritrovando l’equilibrio, semplicemente si sforza di essere una persona migliore. Per ognuno che ci riesce anche solamente un poco, ci riesco un poco anch’io.

Non dimentichiamoci che siamo tutti sulla stessa barca.

Un abbraccio.

 

Maurizio, Il Giardino Interiore